Cantalupo in Sabina

Cantalupo è un antico borgo della Bassa Sabina che potreste non aver ancora visitato ma che forse avete… assaggiato: il sapore è quello del melone Cantalupo, perché è qui che il frutto arrivò per la prima volta alla metà del 1500, portato da missionari cattolici di ritorno dall’Asia

Popolazione

1.690

Superficie

10 km²

Altitudine

297 m

Dove si trova?

Cantalupo in Sabina è un borgo di collina incastonato tra gli ulivi tra i Monti Reatini e il fiume Tevere. Per la dolcezza del paesaggio era scelto come meta di riposo sin dall’epoca romana. Il borgo si erge a 297 metri sul livello del mare e con i suoi 1681 abitanti occupa una superficie di 10km quadrati.

Quando nasce?

Il Castrum Cantalupi appare citato per la prima volta nel registro Farfense nell’anno 1037 ma il territorio sin dall’epoca romana era costellato di ville rustiche residenziali, che successivamente a causa delle invasioni barbariche, vide gli abitanti costretti a rifugiarsi nella zona più alta. Il toponimo – che solo la leggenda rimanda a un lupo che ululava dalle colline circostanti – deriva dall’unione di due centri abitati, Chantia e Lugo nella fase di costruzione del Castrum. La rocca primitiva del paese nacque per mano dei Conti di Cuneo; il Palatium nacque per volere dei Conti di Eustachio, che governarono fino al XIV secolo. Il complesso nei secoli passò di mano in mano tra famiglie nobili della zona; i Cesi di Acquasparta e Rignano trasformarono il castello in palazzo residenziale; dopo numerosi altri passaggi nel 1862 fu acquistato da Giovanni Battista Camuccini, figlio del pittore neoclassico Vincenzo, di cui tutt’ora il palazzo – trasformato in museo – porta il nome. Sotto il profilo amministrativo Cantalupo in epoca feudale era una comunità  indirettamente soggetta alla Camera Apostolica; nel 1816 passò perciò sotto il governo Pontificio. Nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia, aggregato alla provincia di Perugia, poi a quella di Roma, finché nel 1927 viene incluso nella nuova provincia di Rieti.

Cosa fare e vedere?

Il paese è una sorta di “museo all’aperto”, tanto è ricco e ben conservato il suo patrimonio culturale. Il sito più importante e conosciuto è senz’altro Palazzo Camuccini, edificato in epoca rinascimentale dal cardinale Pier Donato Cesi sui ruderi della Rocca dei Conti Sant’Eustachio e dei Savelli. Dimora dei feudatari Vaini e Lante della Rovere fu infine acquistato da Giovanni Battista Camuccini che lo trasformò in museo. In una delle stanze del palazzo baronale pernottò Giuseppe Garibaldi prima della battaglia di Mentana. Altro sito di interesse è Porta Maggiore, la porta principale del paese, nota anche come Porta dell’Orologio. Curiosamente non è adornata da statue di santi ma di due divinità, Mercurio e Minerva, “bammocci” nella terminologia dialettale. Molto importanti sono le chiese che sorgono nel paese e nell’area rurale. La principale è la chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo, che si trova proprio accanto a Palazzo Camuccini, opera probabilmente dell’architetto Francesco Rosa, anche se disegno e supervisione sembrano riconducibili all’architetto Carlo Fontana. Vi è poi la Chiesa di San Girolamo in Piazza Garibaldi, costruita alla fine del XV secolo a chiusura del borgo, per volere dell’omonima compagnia. La chiesa, durante la Seconda guerra mondiale fu minata dai tedeschi in ritirata ma fu ricostruita tra gli anni Cinquanta e Sessanta: ora è adibita a oratorio. La chiesa dedicata al patrono del paese – San Biagio – si trova fuori le mura e vi è annesso il Convento dei Carmelitani: entrambi gli edifici sono stati venduti negli anni Ottanta dai baroni Camuccini. La chiesa più antica di Cantalupo è quella di Sant’Adamo e si trova sul tracciato dell’antica via Salaria: attestata nelle pergamene sin dal 1150 fu edificata sulla tomba dell’omonimo eremita vissuto nell’XI secolo. In origine era una cappella con una facciata a capanna semplice e un piccolo campanile a vela centrale: nel XV secolo venne ampliata assumendo l’attuale aspetto di chiesa a navata unica e con l’ingresso spostato a nord, esempio raro in Sabina. Per la sua atmosfera di borgo di campagna ricco di memorie storiche, Cantalupo è scelto come buen retiro e luogo di villeggiatura da italiani e stranieri. 

Dove dormire?

Alberghi

Locanda La Ginestra

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Ristorante la Casina nel Parco
Trattoria Pizzeria Capocroce

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