Stimigliano
Alla tradizione dolciaria che si tramanda da generazioni alla villa romana dei Septimi, da Piazza Roma alla chiesa di San Valentino, questo è il “Dolce Paese” di Stimigliano.
Popolazione
2.181
Superficie
11,37 km²
Altitudine
207 m
Dove si trova?
Stimigliano è un comune reatino di 2321 abitanti che dista da Rieti circa 55km, conosciuto come la porta della Sabina, sorge sulla sommità di una collina a 207 metri s.l.m. sulle sponde settentrionali del Tevere. Esso si trova di fronte al Monte Soratte e alla sua riserva naturale.
Cosa fare e vedere?
Il centro storico del comune di Stimigliano merita una visita e una passeggiata al suo interno, i suoi vicoletti sono molto particolari e si sviluppano ai lati di un’unica via principale, Corso Umberto I, la strada finisce nella piccola e suggestiva piazza centrale del paese, denominata Piazza Roma, qui ha sede il municipio e si ha una splendida vista sul Monte Soratte ma anche sulla Valle del Tevere. Sicuramente imperdibile è la visita alla chiesa dei SS. Cosma e Damiano, questa venne edificata fuori della porta del paese in quanto la vecchia parrocchiale era ormai divenuta fatiscente. Sul territorio del comune sono inoltre presenti importanti tracce di quel passato romano da cui Stimigliano deriva, ne sono un esempio le numerose iscrizioni conservate nel paese ma anche l’acquedotto che alimentava con tutta probabilità la villa. Sono presenti inoltre i resti di una chiesa risalente all’alto medioevo, probabilmente databile intorno al IV secolo d.C. Che fu costruita dalla figlia del consigliere di Teodorico, allora re dei Goti: si tratta della chiesa di San Valentino, che si trova appena fuori dal centro abitato. La chiesa aveva probabilmente una funzione cimiteriale, tanto che nella sagrestia è stata trovata la “tomba dei fanciulli” mentre fuori dalla chiesa la “tomba degli affogati”, ovvero dei suicidi che si erano buttati nel Tevere e che non potevano avere sepoltura cristiana. Altra importante opera è la Chiesa di San Giovanni Bosco che si trova nei pressi della stazione ferroviaria del comune, questa era originariamente un fienile, poi convertita in una chiesa dall’aspetto semplice, una chiesa di campagna.