Stimigliano

Alla tradizione dolciaria che si tramanda da generazioni alla villa romana dei Septimi, da Piazza Roma alla chiesa di San Valentino, questo è il “Dolce Paese” di Stimigliano.

Popolazione

2.181

Superficie

11,37 km²

Altitudine

207 m

Dove si trova?

Stimigliano è un comune reatino di 2321 abitanti che dista da Rieti circa 55km, conosciuto come la porta della Sabina, sorge sulla sommità di una collina a 207 metri s.l.m. sulle sponde settentrionali del Tevere. Esso si trova di fronte al Monte Soratte e alla sua riserva naturale.

Quando nasce?

Attraverso molte testimonianze scritte, è nota la presenza sul territorio di una villa romana nel periodo tra il I e il II secolo d.C., questa apparteneva alla gens septimia, è proprio da questa famiglia che deriva il toponimo attuale, per la precisione da septimilianus che in latino significa di proprietà dei septimi. Durante tutto l’alto medioevo l’intera sabina fu messa a ferro e fuoco da parte dei barbari e dei signorotti locali, così che gli abitanti del centro abitato sorto nei pressi della villa romana si rifugiarono su un colle per difendersi meglio, dando origine al “castrum stimiliani”. Il paese si stabilisce già nel pieno medioevo sotto il controllo e l’influenza dello Stato Pontificio, nello specifico all’inizio del decimo secolo diventa uno dei possedimenti del monastero di S. Andrea in fulmine, per poi passare, a partire dal 1049, sotto il controllo dell’abbazia di Farfa. Nel 1347 il paese sentiva ormai stretto il dominio dello Stato della Chiesa e fu in questo anno che si schierò attivamente con Cola di Rienzo per rivoltarsi a tale dominio, per 10 anni, quindi fino alla primavera del 1357 Stimigliano riuscì a resistere alla forza dell’esercito del Papa. Nel 1357 però, a seguito della capitolazione ghibellina, le mura del castello furono abbattute ed insieme ad esse anche le case di tutti i rivoltosi. Dal 1368 il comune entra, per ordine dell’allora Papa Urbano V, sotto il controllo della famiglia degli Orsini, si quali si deve la costruzione dell’omonimo palazzo, così come la successiva stesura del codice legislativo del comune, il codice fu stilato nel XVI secolo ed è a tutt’oggi uno dei manufatti legislativi meglio conservati. Alla morte di Enrico Orsini, il paese torna di nuovo sotto il controllo della Chiesa con la quale almeno fino alla discesa napoleonica si ebbe una pace duratura, a seguito di questa però Stimigliano si aggrega alle vicissitudini storiche dell’alto Lazio, quindi parteciperà alle guerre napoleoniche, sarà annesso al Regno d’Italia e parteciperà attivamente alla lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Cosa fare e vedere?

Il centro storico del comune di Stimigliano merita una visita e una passeggiata al suo interno, i suoi vicoletti sono molto particolari e si sviluppano ai lati di un’unica via principale, Corso Umberto I, la strada finisce nella piccola e suggestiva piazza centrale del paese, denominata Piazza Roma, qui ha sede il municipio e si ha una splendida vista sul Monte Soratte ma anche sulla Valle del Tevere. Sicuramente imperdibile è la visita alla chiesa dei SS. Cosma e Damiano, questa venne edificata fuori della porta del paese in quanto la vecchia parrocchiale era ormai divenuta fatiscente. Sul territorio del comune sono inoltre presenti importanti tracce di quel passato romano da cui Stimigliano deriva, ne sono un esempio le numerose iscrizioni conservate nel paese ma anche l’acquedotto che alimentava con tutta probabilità la villa. Sono presenti inoltre i resti di una chiesa risalente all’alto medioevo, probabilmente databile intorno al IV secolo d.C. Che fu costruita dalla figlia del consigliere di Teodorico, allora re dei Goti: si tratta della chiesa di San Valentino, che si trova appena fuori dal centro abitato. La chiesa aveva probabilmente una funzione cimiteriale, tanto che nella sagrestia è stata trovata la “tomba dei fanciulli” mentre fuori dalla chiesa la “tomba degli affogati”, ovvero dei suicidi che si erano buttati nel Tevere e che non potevano avere sepoltura cristiana. Altra importante opera è la Chiesa di San Giovanni Bosco che si trova nei pressi della stazione ferroviaria del comune, questa era originariamente un fienile, poi convertita in una chiesa dall’aspetto semplice, una chiesa di campagna.

Dove dormire?

Alberghi

Luxury Relais Cuore Sabino
Rent House San Michele
La Torre degli Ulivi
Casa in the Clouds

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Ristorante Rosmarino
Ristorante Da Lina
A Casa Mia Home Restaurant
E…Non Solo Pizza

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