Amatrice
Matrice, fidelis Amatrix, Amatrice: tanti nomi per una lunga storia, quella di Amatrice, terra di confine e di incontro tra popoli e culture, e che dopo il terribile terremoto del 2016 lotta e lavora per rinascere dalle sue ceneri, al cospetto dei Monti della Laga
Popolazione
2.300
Superficie
174 km²
Altitudine
955 m
Dove si trova?
Amatrice sorge al confine tra Lazio e Abruzzo, raggiungibile da Roma e da Rieti percorrendo la consolare Salaria e da L’Aquila attraverso la Picente. Il capoluogo – in larga parte da ricostruire dopo la devastante scossa del 24 agosto 2016 – si estende su un altopiano tra i 900 e i 1000 metri di altitudine, circondato da una rosa di 69 frazioni, disseminate in un contesto ambientale incantevole, che nel 1991 ha consentito il suo ingresso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Non tutto è perduto: ecco cosa fare e vedere
Amatrice è conosciuta in tutto il mondo come la città degli spaghetti della celebre, omonima salsa, e nel circondario reatino come la città delle cento chiese. Gran parte del suo ricchissimo patrimonio architettonico e artistico è andato distrutto dopo le scosse del 2016; quello che è scampato al terremoto dopo la messa in sicurezza attende il restauro e la riapertura mentre nuovi edifici sono sorti nel frattempo e rappresentano un sicuro riferimento: l’Auditorium della Laga per concerti ed eventi culturali, la Casa della Montagna del Cai per attività connesse alla montagna. Il grande richiamo esercitato dal patrimonio gastronomico di Amatrice – tra i piatti italiani più conosciuti al mondo l’Amatriciana è seconda solo alla pizza napoletana – non si è affievolito nemmeno col terremoto, anzi: i tanti ristoranti “consacrati” ai celebri spaghetti (e non solo) hanno ripreso ben presto la loro attività nel Polo del Gusto sorto alle porte del paese. Diversi agriturismi e B&B sono tornati in attività come pure uno storico albergo, ricostruito sulle fondamenta del vecchio. In questo modo oggi Amatrice ha ripreso ad essere metà di turisti e viaggiatori, offrendo loro la maestà dei monti della Laga – con il Gorzano che con i suoi 2.458 metri s.l.m. è la montagna più alta del Lazio – e la dolcezza del lago di Scandarello, meta di pescatori e campeggiatori. Da Amatrice è facile raggiungere anche il lago di Campotosto, anche questo artificiale ma la cui forma sinuosa che si insinua tra le colline lo fa sembrare in inverno un fiordo norvegese.