Castel di Tora

Da Castelvecchio a Castel di Tora, avanti e indietro nel tempo alla ricerca della città sabina di Thora, ora che il borgo di pietra si specchia nelle azzurre acque del lago del Turano

Popolazione

266

Superficie

15,49 km²

Altitudine

607 m

Dove si trova?

Castel di Tora, uno dei Borghi più belli d’Italia, si specchia nel lago del Turano insieme ad Antuni, altro castello di solitaria e suggestiva bellezza. Da Rieti vi si arriva percorrendo i 32 km della Provinciale Turanense, un viaggio tra castelli, dighe, borghi e campeggi a circa 600 metri di altitudine, tra Lazio e Abruzzo.

Quando nasce?

Menzionato per la prima volta nel 1035 nei documenti dell’Abbazia di Farfa come Castrum Vetus, il paese ha portato fino al 1864 il nome di Castel Vecchio, salvo poi recuperare con Castel di Tora il nome della misteriosa città sabina di Thora. Qui tra il VI e il VII secolo sarebbe stata martirizzata Anatolia, che ancora oggi il paese venera come Santa patrona. Dopo un periodo di sottomissione all’Abbazia di Farfa, Castelvecchio passò, con Castrum Antoni, l’attuale Antuni, e con Collepiccolo, sotto la signoria dei Brancaleoni e quindi dei Mareri. Alla metà del Quattrocento il feudo di Castelvecchio – annesso allo Stato pontificio – passò alla famiglia Orsini per poi essere ceduto, due secoli più tardi, ai Borghese che lo tennero fino all’epoca napoleonica. Mutato il nome in Castel di Tora, con l’Unità d’Italia il paese fu aggregato alla provincia di Perugia, per poi essere ricompreso nella provincia di Rieti nel 1927. Negli anni Trenta Castel di Tora conobbe, come l’intera valle del Turano, una profonda trasformazione dettata dalla realizzazione dei grandi bacini artificiali del reatino, in particolare la diga sul fiume Turano che originò l’attuale lago che sommerse i terreni più fertili della zona. Per l’economia del paese – all’epoca basata su agricoltura e allevamento – fu un colpo, che si tradusse in abbandono e spopolamento. Ma a partire dagli anni Settanta, e in maniera più incisiva nell’ultimo decennio, il lago si è trasformato da problema a opportunità, e grazie anche ad un contesto ambientale pressoché integro rappresenta oggi un’importante attrazione turistica.

Cosa fare e vedere?

Un presepe sulle acque: così si presenta oggi Castel di Tora, con le sue vecchie case in pietra tipiche dell’architettura rurale medievale tra cui sono ancora visibili tronconi di antiche colonne romane. Il centro storico conserva il suo impianto medioevale: la fortezza risale all’XI secolo ed è costruita su una roccia a strapiombo, con la sua torre a pianta poligonale che veglia sulle case del borgo. Del XV secolo sono invece le torrette che costituivano parte dell’antica cinta muraria entro cui il paese si trova. Meritano una visita la chiesa di San Giovanni Evangelista, con affreschi cinquecenteschi al suo interno, e la piazza principale ornata dalla fontana del Tritone di fine Ottocento. Da Castel di Tora al borgo di Antuni il passaggio è praticamente obbligato. Palazzo del Drago e l’eremo di San Salvatore, risalenti al XV e XVI secolo, si stagliano sulla piccola penisola collegata a Castel di Tora da un istmo. Nell’eremo si conservano alcuni reperti archeologici e un dipinto realizzato da un asceta nel XVII secolo raffigurante un Cristo. Il borgo di Antuni si raggiunge facilmente a piedi, ma per la visita è necessario prenotare. Altro luogo caro alla popolazione è il Convento di Santa Anatolia, nato come dimora estiva del Pontificio Collegio Greco-Ortodosso e ancora oggi meta del pellegrinaggio annuale che si compie in occasione della festa della Santa, l’8 luglio. È qui che Anatolia avrebbe trovato la morte, per conservare la sua fede cristiana. Il paese si presta per soggiorni immersi nel verde, approfittando della rete dei sentieri e delle attività proposte dalla Riserva naturale dei Monti Navegna e Cervia, o sulle acque del lago del Turano. Se lo si visita in marzo ci si può imbattere nella sagra dedicata al piatto della tradizione locale, il polentone “di magro”, polenta accompagnata da un sugo di alici, baccalà e aringhe. 

Dove dormire?

Alberghi

Casa terrazzo vista lago
Attico terrazzo vista lago

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Spritz Art and Truffle
Trattoria u Chiecchie - Hotel Turano
Trattoria del Tasso
Trattoria Bar Castellani
Ristorante l’Angoletto
Home Resturant l’Osteria di Bacco
Bar Trattoria Dea
I Sapori del Borgo
Home Restaurant le Querce

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