Castel Sant’Angelo

Terra di acqua e di terme, Castel Sant’Angelo si staglia lungo la via Salaria, crocevia di traffici e commerci come in passato lo fu di riposo e ristoro per la gens Flavia. Plinio individua nel lago di Cotilia, “nel quale galleggia un’isola, l’ombelico d’Italia, come Varrone tramanda…”

Popolazione

1.296

Superficie

31,3 km²

Altitudine

448 m

Dove si trova?

Castel Sant’Angelo si trova a 15 km da Rieti e a 30 km da L’Aquila, lungo la via Salaria e sulla tratta ferroviaria Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona. Il territorio comunale comprende 13 frazioni e si estende per oltre 30 km quadrati, con un’altimetria che va dai 404 metri a 1586 metri s.l.m.

Quando nasce?

in agro Reatino Cutilia lacum, in quo fluctuetur insula, Italiae umbilicum esse M. Varro traditnel territorio reatino il lago di Cotilia, nel quale galleggia un’isola, è l’ombelico d’Italia, come Varrone tramanda: così scriveva Plino nelle sue Naturales Historiae, ma dell’isola di Cotilia scrisse anche Seneca e di Cotilia, città famosa a 70 stadi da Rieti c’è un riferimento anche nella Soria antica di Roma di Dionigi di Alicarnasso, a riprova di quanto il territorio oggi ricompreso nel Comune di Castel Sant’Angelo fosse frequentato e noto sin dall’epoca romana. Ciò anche per le sue fonti, “le cui acque non solo si bevono ma sono impiegate per curare malattie” come scriveva Strabone, oltre a suscitare l’interesse di storici e geografi per i misteriosi movimenti che interessavano quelle del lago di Cotilia, oggi più conosciuto come lago di Paterno, dal nome della frazione dov’è ricompreso. Dominano lo specchio d’acqua i resti di una maestosa villa romana risalente probabilmente al I secolo a.C. nota come Villa di Tito. Il ricco patrimonio archeologico e l’importante giacimento idrico dell’area è condiviso da Castel Sant’Angelo con la vicina Cittaducale: nel 1309 il castello di Castel Sant’Angelo fu uno di quelli che contribuì alla fondazione di Cittaducale a cui fu conseguentemente legato per lungo tempo. Nel 1539 Carlo V di Spagna diede il feudo aquilano a Margherita d’Austria: anche Castel Sant’Angelo beneficiò del suo buon governo. Soggetto alla famiglia Farnese, nel XVII secolo passo al Regno di Napoli. Fino al 1927 ha fatto parte del giustizierato d’Abruzzo, nel distretto di Cittaducale che aveva come capoluogo L’Aquila. 

Cosa fare e vedere?

Castel Sant’Angelo, con le sue tredici frazioni, presenta diversi siti di interesse a cominciare dai resti del cassero, del Castello dove sorge il capoluogo, con la sua torre di avvistamento a pianta quadrata che spicca tra i boschi. Nel cuore del borgo sorge la Chiesa di Santa Maria della Porta, edificata a ridosso dell’antica porta del Castello: dall’esterno si presenta come un classico edificio medievale, all’interno è strutturata a tre navate con quattro altari disposti sulle pareti laterali. Qui per lungo tempo hanno avuto sede i Monti Frumentari e sono custodite le reliquie del patrono San Biagio. Altre chiese importanti sono la chiesa di San Rocco, tra Vasche e Castel Sant’Angelo, la chiesa di San Biagio, nei pressi del cimitero, con l’elegante portale risalente al 1564, la chiesa di San Giovanni Battista, nella piazza di Paterno con un’antica incisione. Il territorio conserva alcuni tratti dell’antica via del sale (uno dei tratti più lunghi e meglio conservati è visibile in un laghetto artificiale dedicato alla pesca sportiva) e i ruderi del cosiddetto “Peschio del Principe” che doveva essere una struttura fortificata utilizzata per il controllo sulla valle sottostante. Di grande valore archeologico è la Villa di Tito, sopra il  lago di Paterno: molto studiati nel corso del tempo, questi resti sono stati identificati di volta in volta con l’antica Cutilia, la Villa di Tito, ma anche con le Terme di Tito, in quest’ultimo caso a ragione delle canalizzazioni presenti nelle murature. Anche oggi, lo stabilimento termale di Cotilia, attivo lungo la via Salaria, rappresenta un punto di attrazione.

Dove dormire?

Alberghi

Agriturismo Villa Janula
Agriturismo Sant’Erasmo
Hotel Ristorante i Tre Orsacchiotti

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Hotel Ristorante i Tre Orsacchiotti
Trattoria Pizzeria da Maria

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