Roccantica

Un paese antico in cui si fondono la storia e la leggenda, un borgo di scale e angoli suggestivi ma anche di particolari passeggiate nella natura: tutto questo e tanto altro da scoprire è Roccantica.

Popolazione

540

Superficie

16,7 km²

Altitudine

457 m

Dove si trova?

Con una superficie di 16km quadrati sorge su un’altezza di 457 metri s.l.m. Roccantica, la cui popolazione, disposta su un costone dei monti Sabini, conta circa 550 abitanti. Il punto più alto del paese è raggiunto dal monte Pizzuto (1288 metri).

Quando nasce?

Nel 792 il luogo del comune, allora conosciuto come “Fundus Anticuum”, venne nominato per la prima volta nel Regesto Farfense a seguito di una donazione all’Abbazia di Farfa di una parte della chiesa di San Valentino, poi donata per intero nell’840 per mano di Lotario I. Nel corso del X secolo, con il compimento del processo di incastellamento, il nome del paese passò da Fundus a Rocca, a dimostrazione del fatto che il paese fosse difeso da mura. Nel 1300 il Papa concesse, per dare autonomia al paese, di eleggere un vicario che ne tutelasse gli interessi. Fu con Sisto V che il castello passò agli Orsini che ne mantennero il possesso sino al 1698 quando, estintosi il ramo maschile della famiglia, Roccantica tornò per breve periodo sotto la giurisdizione della Camera Apostolica, ma il ricorso della vedova di Flavio Orsini fu accolto da Clemente XI nel 1705 ed ella potè mantenere feudo sino alla sua morte avvenuta nel 1722. Dall’anno successivo Roccantica tornò definitivamente alla Camera Apostolica. Durante la parentesi del dominio francese il comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Mirteto (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma. Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Roccantica fu incluso nell’ambito della provincia Sabina, delegazione di Rieti. Dopo l’annessione al Regno d’Italia, il comune entrò a far parte della provincia di Perugia, dal 1923 appartenne alla provincia di Roma finchè nel 1927 fu incluso nella neoistituita provincia di Rieti, ma come comune autonomo bensì come frazione di Aspra (Casperia); nel 1939 il comune di Roccantica è stato ricostituito.

Cosa fare e vedere?

Nel territorio comunale sono compresi molti interessanti edifici religiosi, importante è sicuramente la chiesa di San Valentino che risale alla fine dell’VIII secolo e che è affiancata da una torre campanaria che funge anche da monumento ai caduti. questa chiesa sorge nella centrale piazza omonima che si trova all’ingresso del paese. Del primo edificio, demolito in parte e interrato nel 1932, restano un tratto dell’abside con una severa bifora in pietra e il campanile. Interessante è certamente la chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria del XIII secolo rimasta a lungo di proprietà privata e inaccessibile ai più, dal modesto aspetto esteriore ma con gli interni pregevolmente affrescati. Di grande importanza è la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Un posto a cui tutti gli abitanti sono molto legati è il santuario della Madonna di Piedirocca che si trova ai piedi della torre di Papa Nicolò II. Un’ampia scalinata raggiunge collega il santuario alla piccola piazzetta del sagrato da dove si può godere di uno stupendo panorama, l’occhio si disperde ben oltre il lontano Soratte. Di quella che era la struttura originaria del paese, che era protetta da una triplice cerchia di mura, resta la Torre Niccolò II che risale a prima dell’anno 1000, questa torre ha sezione quadrata, è situata nella parte più alta del paese, dalla quale si può ammirare il vasto paesaggio della antistante vallata del Tevere. Alla torre è legato l’episodio dell’assalto alla rocca, che vide truppe al servizio degli Altavilla liberare la rocca ove era asserragliato un legato di Papa Nicolò II, difeso dagli abitanti del paesino dall’attacco portato dai Crescenzi, sostenitori dell’antipapa. Se si amano le passeggiate tra la natura è impossibile non andare a visitare l’Eremo di San Leonardo che si presume risalga all’VIII-IX secolo, questo si raggiunge percorrendo circa 30 minuti a piedi dalla chiesa di San Valentino ed è inserito in una stupenda cornice boscosa. Qui si trova un affresco che rappresenta San Leonardo e Santa Caterina, un’opera di Jacopo da Roccantica. Nel percorso che si effettua per raggiungere l’Eremo si passa inoltre accanto ai resti di quello che era un mulino ad acqua riconoscibile per la ruota in pietra della macina. Per gli amanti del free climbing, l’Eremo di San Leonardo è anche una falesia attrezzata.

Dove dormire?

Alberghi

Alla Rocca del Tempo Perso
Agriturismo Uliveti Specializzati

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

La Tana del Branco
Trattoria del Compare
Le Cucine del Borgo

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