Magliano Sabina
Affacciata sulla valle del Tevere, Magliano Sabina è legata a doppio filo a Roma in una lunga storia segnata da fortune e rovesci: del suo passato di città sede della Diocesi Sabina conserva un ricco reticolo urbanistico. Della sua collocazione geografica strategica l’aggancio alla ferrovia e all’autostrada
Popolazione
3.740
Superficie
44 km²
Altitudine
222 m
Dove si trova?
Magliano Sabina è crocevia tra Lazio e Umbria, lontana da Rieti 77 km, 71 km da Roma, più prossima alla provincia di Viterbo e di Terni. Il capoluogo sorge su una collina a 222 metri sul livello del mare: insieme alla frazione di Foglia raccoglie circa 3700 abitanti. E’ uno dei due Comuni del reatino ad avere un accesso diretto all’autostrada, la A1 Roma-Firenze, al casello di Magliano
Cosa fare e vedere?
Magliano Sabina offre al visitatore un patrimonio storico e artistico di valore e una vista sulla valle del Tevere dominata dai Monti Sabini e dai Monti Cimini. Non si può che partire dalla centralissima Piazza Garibaldi, dove si trova Palazzo Vannicelli, oggi sede comunale, e la Torre Civica annessa al Palazzo Vescovile. Da qui non molto distante si potrà visitare anche il Museo Civico Archeologico, ospitato all’interno di Palazzo Gori, il luogo perfetto per ammirare le testimonianze della civiltà sabina. Da vedere è anche la Chiesa di San Pietro, uno dei monumenti più antichi della città che risale al XII secolo e mantiene inalterate le linee romaniche. L’interno è diviso in tre navate, segnate da cinque agili colonne per ogni lato della navata principale. Due colonne, una delle quali è tortile, sono d’età romana. A Piazza Duomo si trova invece la Chiesa di San Liberatore, la Cattedrale dei Sabini e concattedrale della diocesi di Sabina-Poggio Mirteto. La facciata è opera dell’Alfieri, edificata nel 1735, si tramanda però che il disegno sia riferibile a Jacopo Barozzi da Vignola. L’interno dell’edificio è a tre navate: in quella di sinistra si aprono tre cappelle laterali ed il battistero, mentre una quarta cappella si trova al termine della navata: le cappelle sono dedicate a san Gregorio Magno, a sant’Antonio di Padova, alla Pietà e al Santissimo Sacramento; nella navata di destra invece in nicchie concave sono posti quattro altari, dedicati a san Rocco, ai santi Quattro Coronati, a san Domenico e al Presepe. Nelle vicinanze di Porta Romana si trova il Santuario di Santa Maria delle Grazie, che custodisce una cripta protoromanica che colpisce per la delicatezza, suggerita dalle colonne leggermente sfalsate, che dividono l’ingresso dall’abside.