Montopoli di Sabina

Montopoli di Sabina sorge ad un’altezza di 331 metri sul livello del mare e dista da Rieti circa 50 km, i suoi circa 4000 abitanti vivono su un territorio che si estende per una superficie di 37,94 km quadrati.

Popolazione

3.944

Superficie

37,6 km²

Altitudine

331 m

Dove si trova?

Montopoli di Sabina sorge ad un’altezza di 331 metri sul livello del mare e dista da Rieti circa 50 km, i suoi circa 4000 abitanti vivono su un territorio che si estende per una superficie di 37,94 km quadrati.

Quando nasce?

Il nome sembra derivi da Mons Pollionis che venne poi modificato nel tempo in mons operis per l’operosità dei tuoi abitanti e successivamente in montis opuli a sottolineare la ricchezza della sua terra. L’origine del paese sarebbe databile all’epoca augustea, tanto che sembra si trovasse qui la villa del celebre letterato Caio Asinio Pollione. Intorno all’anno Mille Montopoli passa sotto il dominio dell’Abbazia di Farfa e da quel momento tutti gli avvenimenti del paese furono legati all’Abbazia. Nel 1243 Montopoli fu saccheggiata e distrutta per ordine di Gregorio IX, l’allora Papa, dopo la ricostruzione del paese questo fu elevato a rango di Signoria e fu dato prima alla famiglia Colonna per poi tornare sotto il dominio di Farfa, successivamente Montopoli passò agli Orsini e ai Felici.

Cosa fare e vedere?

L’entrata al paese è attraverso Porta Romana, anche conosciuta come Porta Maggiore, questa di stile rinascimentale così come il Palazzo Orsini, che si trova proprio di fronte all’ingresso. La piazza principale è Piazza Comunale, l’antica civettuola, è rimasta nell’aspetto molto graziosa ed ha una forma triangolare come l’abitato ma ospita una fontana ottogonale concepita getti d’acqua provenienti da bocche metalliche a forma leonina e sulla sua sommità una coppa in cui i tre ordini di zampilli riversano all’interno l’acqua. Percorrendo la circonvallazione, attraverso un passaggio, si può raggiungere il Borgo, una lunga piazza intitolata all’Umanista Pietro Oddi, famoso poeta e commentatore di opere classiche, nato e vissuto a Montopoli intorno al 1425. Sul lato di questa piazza si erge imponente la rupe che domina l’intero abitato e sulla quale sorgono la Piazza Campo di Fiori, la Torre Ugonesca, l’antico Palazzo della Signoria (trasformato poi in Piazza Felici) con l’antistante suggestiva Piazzetta Montecavallo sulla quale confluiscono le tre primitive vie dell’abitato. La piazza Campo di Fiori è invece così chiamata perché sarebbe stata destinata all’allevamento e all’agricoltura ma col tempo si sarebbe trasformata a tal punto da diventare anche la sede di importanti celebrazioni giuridiche. Tornando verso la Piazza Comunale si incontra la Chiesa parrocchiale del Patrono San Michele Arcangelo, il nucleo originario risale alla seconda metà del XII secolo ma sorge su un antico tempio pagano dedicato alla dea Opi di cui si è rinvenuto il simulacro nel 1912; la chiesa presenta inoltre un bel campanile che domina l’abitato sottostante. Di grande interesse archeologico è tutto il territorio di Montopoli su cui sono stati rinvenuti qua e là diversi resti: interessantissimo è il luogo di Casoni con i ruderi della villa detta di Varrone, cui adiacente si trovano quelli che furono presumibilmente gli insediamenti dei servi della gleba. Ma i resti rinvenuti sono diversi e non si fermano a quella villa, per esempio: la villa degli Emili-Scipioni a Piedimonte di Montopoli, quella delle terme sul fosso di Volpignano, la Montagnola di Colonnetta, i castelli di Vezzano, la villa Caprola con le sue tante memorie, non ultima quella di San Getulio protomartire dei Sabini, la grotta della Santaccia. Il territorio di Montopoli permette lunghe e riposanti passeggiate tra il verde della vegetazione e panoramiche vedute, in particolare merita attenzione la passeggiata che si può effettuare lungo il fiume Farfa, il cui corso si snoda tra la vegetazione con una passeggiata facilitata dalla pista ciclabile comunale. Lungo la strada che conduce a Montopoli è imperdibile anche la Chiesa di Santa Maria degli Angeli che conserva al suo interno affreschi attribuiti a Vincenzo Manenti e databili intorno alla metà del XVII secolo oltre che ricche decorazioni di derivazione barocca. Altrettanto importante nel territorio comunale è la biblioteca comunale, che era la ex Chiesa di San Sebastiano in Pretoriolo, e che risale al X-XI secolo e rappresenta un esempio di recupero architettonico. Importantissima è anche la residenza degli abati, questa si trova nel cuore del centro storico, in prossimità della piazza centrale e del municipio: in varie epoche della sua storia questo è stato destinato a residenza temporanea degli Abati di Farfa. A questa residenza è inglobato quello che fu l’arco di entrata al Ponte Levatoio, tuttora visibile, ponendosi a difesa e presidio dell’ingresso al castello e del perimetro delle mura, di cui costituiva l’edificio più imponente e probabilmente dotato di sistemi di difesa oggi scomparsi.

Dove dormire?

Alberghi

Antico Podere Paradiso Countryhouse

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

La Taverna dei Crosari
Casale del Farfa
La Casa Gialla
Trattoria da Viola
Poggio degli Ulivi
747 Music Bistrot
Agriturismo Rodeo

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