Torri in Sabina
Considerato a pieno titolo come uno dei borghi sabini del Lazio più belli, è una meta perfetta per conoscere meglio il meraviglioso territorio di cui fa parte: la Sabina.
Popolazione
1.176
Superficie
26,1 km²
Altitudine
275 m
Dove si trova?
Torri in Sabina è un borgo situato a 275 metri sul livello del mare che ricopre una superficie di 26,31 km quadrati.
Cosa fare e vedere?
Torri in Sabina ha una forte impronta medioevale che comporta l’avere nel territorio un continuo susseguirsi di architetture religiose, militari e di importanti siti archeologici. Lasciano senza fiato gli scorci dai quali è possibile ammirare le distese di ulivi tipici del territorio sabinese. Il luogo più caratteristico e imperdibile del paese è la Chiesa di Santa Maria a Vescovio, stupendo esempio di edificio romanico conserva intatte le caratteristiche del sec. XII e che si erge dove si trovava Forum Novum, l’antica città romana. Al suo interno, sono conservati stupendi affreschi risalenti allo stesso secolo di costruzione dell’edificio: la chiesa è uno tra i più noti e importanti monumenti della Sabina perché fu l’antica Cattedrale dei Sabini. La chiesa principale del paese è quella di San Giovanni Battista, un punto di ritrovo della comunità cristiana del comune: questa conserva un manufatto del VI sec. riutilizzato come fonte battesimale, una tela di Vincenzo Camuccini (XIX sec.) e importanti tele di storia Umbra. Per tutti gli appassionati di storia dell’Arte, la Chiesa di San Salvatore a Rocchette, restaurata nel 1701, offre la visione dei dipinti di Girolamo Troppa, artista seicentesco che ebbe nel borgo le sue origini e che è presente con le sue opere in molte chiese e palazzi di Roma e del Lazio ed è esposto nei musei di Copenaghen, Londra, New York. Se si vuole far visita a Torri in Sabina non si può che fare tappa anche a uno dei più interessanti siti archeologici presenti in questo territorio, ovvero quello del Forum Novum, che ricorda come, in epoca augustea, questo territorio fosse al massimo del suo splendore. Due insediamenti fortificati medievali, denominati Rocchette e Rocchettine, le cui prime notizie risalgono al XIV secolo, appartenuti entrambi alla famiglia dei Savelli. Oggi Rocchette è trasformato in centro abitato, mentre Rocchettine è in stato di abbandono dall’inizio degli anni ’50. Al suo interno la chiesa di San Lorenzo, da poco restaurata, aperta al pubblico solo il 10 agosto e visitabile su richiesta.