Poggio Bustone
Dici Poggio Bustone e dici tante cose. Dici San Francesco, Lucio Battisti, ma anche gastronomia (con la porchetta) e cultura, soprattutto religiosa.
Popolazione
2.030
Superficie
22,3 km²
Altitudine
756 m
Dove si trova?
A 750 m s.l.m. sul fianco del Monte Rosato e all’estremo limite nord della conca reatina, si colloca Poggio Bustone, la cui posizione orientata in direzione nord-ovest gli permette di godere del sole dalle prime luci dell’alba fino alle ultime dei suoi suggestivi tramonti. Oltre ad essere il paese natale di Attilio Piccioni e dell’indimenticabile Lucio Battisti, Poggio Bustone è diventato negli ultimi anni sempre più meta di visitatori e turisti. Infatti Poggio Bustone è il crocevia del “Cammino di Francesco” e del “Cammino di San Benedetto”, meta di rilievo internazionale per gli appassionati del volo libero (parapendio, deltaplano), e di coloro che amano fare passeggiate nel mezzo della natura, è il paese che geograficamente “domina” la valle reatina offrendo un panorama mozzafiato, inoltre è il custode di uno dei prodotti culinari più famosi del Lazio e forse anche dell’Italia, la famosa porchetta poiana.
Cosa fare e vedere?
Il paese si presenta con una sistemazione a gradinate, ed è caratterizzato da un susseguirsi di vie strette e scalinate che diventano sentieri di montagna. Della struttura medioevale si nota la Porta del Buongiorno, così nominata perché la tradizione popolare vuole che qui San Francesco, nel 1208, entrando salutò la popolazione con un cordiale “Buon giorno, buona gente”. Il Santo dimorò in una spelonca tra le rupi dove gli apparve l’angelo sotto forma di fanciullo che gli annunziava la Remissione dei peccati, oggi l’antico luogo è caratterizzato da una Cappella costruita in parte nel 1300, in parte nel 1600. La Cappella si raggiunge attraverso un viottolo a spirale; lungo il quale furono costruite nel XVII sec. sei cappellette a ricordo di momenti legati al Santo. Sul piazzale delle missioni francescane si trova il convento di San Giacomo con la chiesa edificata tra fine 1300 e inizi del 1400 e successivamente rimaneggiata. Al suo interno imperdibile è l’affresco risalente alla scuola umbro-toscana del 1400 raffigurante la Madonna col Bambino. Tornando di nuovo sul piazzale si rimane affascinati dal paesaggio della conca reatina e a ridosso della montagna si nota il Tempietto della Pace, al cui interno è posta una statua del Santo sorridente mentre si accinge al cammino della conversione dell’umanità. Infine, una tappa decisamente importante per rivivere ricordi e per godere di uno stupendo panorama, sono “I Giardini di Marzo”, un parco dedicato alla memoria dell’indimenticato Lucio Battisti e che prende il nome da una delle sue canzoni più famose. Qui si erge la statua di bronzo che ritrae l’artista con la sua amata chitarra in mano, ad opera dello scultore Manuel Campus. Il parco è un luogo particolarmente suggestivo, anche per la meravigliosa vista che si gode sulla valle sottostante.