Castelnuovo di Farfa
Castelnuovo di Farfa è terra di ulivi – e di un olio così antico e pregiato da meritarsi un Museo – e di fiumi incastonati in una natura incontaminata: le gole del Farfa sono monumento naturale, un vero paradiso per gli amanti della canoa e del trekking a 50 km da Roma.
Popolazione
1.066
Superficie
8,84 km²
Altitudine
358 m
Dove si trova?
Castelnuovo di Farfa con i suoi circa 1000 abitanti sorge sulle colline sabine cinte dalle acque del Farfa a 358 metri s.l.m., a 35 km da Rieti di circa 55 da Roma.
Cosa fare e vedere?
L’intero centro storico di Castelnuovo di Farfa andrebbe visitato in ogni suo angolo, è un paese dalla fattura medievale che conserva stradine strette in pietra e archi bassi. L’elemento chiave tra il paese e il paesaggio è rappresentato dal Palazzo Salustri Galli che appartiene all’omonima famiglia che per diversi secoli ha amministrato le terre di proprietà dell’Abbazia di Farfa. L’edificio è composto in diversi nuclei che furono accorpati a partire dal XVI secolo e riuniti intorno alla metà del 1700, periodo in cui furono anche decorati gli ambienti interni. A caratterizzare il palazzo sono i bellissimi giardini all’italiana che si trovano al suo interno. A rappresentare il paese è anche il suo principale luogo di culto, la Chiesa parrocchiale San Nicola di Bari che fu costruita intorno alla seconda metà del 1700 su una cappella preesistente che è andata distrutta. Di grande importanza è anche la Chiesa Madonna degli Angeli, che si festeggia la prima domenica di agosto, questa in origine si trovava appena fuori dal centro abitato e fu eretta nel 1600, anno giubilare, per volere della popolazione che voleva ringraziare la Vergine per aver protetto il paese dalla pestilenza che si era abbattuta sui paesi limitrofi. La costruzione fu realizzata con materiali locali e con un piccolo campanile che fu aggiunto successivamente; nel 1933 la chiesa crollò ma fu interamente ricostruita a spese di Angelo Salustri Galli. Ma la vera attrazione di Castelnuovo di Farfa oggi è il Museo dell’Olio della Sabina, che celebra l’antichissima cultura olivicola della zona attraverso architettura e arte, il museo riunisce anche i luoghi che meglio rappresentano la storia e le tradizioni del borgo medievale. La visita include il Palazzo Perelli, oggi sede municipale del paese, ma anche un frantoio tradizionale a trazione animale risalente al 1700 e perfettamente conservato e infine alla chiesa di San Donato che si trova immersa nella campagna lungo l’itinerario che conduce al fiume Farfa. La chiesa di San Donato fu utilizzata per il culto fino al 1500 e poi venne abbandonata. Fu alla fine degli anni ‘90 che la chiesa fu restaurata e riportata al suo antico volume grazie agli scavi. Altro sito per cui Castelnuovo è assai conosciuto tra gli appassionati escursionisti sono le Gole del Farfa, monumento naturale che si trovano in un’area protetta a confine con il territorio di Mompeo. Costeggiando le Gole ci si può immergere in un bosco di lecci, pioppi e salici mentre si ammirano le limpide acque del Farfa che corrono in piccole cascatelle naturali lungo il percorso. Andando da Farfa a Mompeo si può guadare il fiume grazie ad un antico ponte romano, la cui costruzione si fa risalire al VI secolo. Il ponte – ancora oggi privo di spallette e protezioni – è in un punto strategico, di confine tra i due Comuni e a valle di un mulino ad acqua polifunzionante i cui resti sono visibili ancora oggi. Le acque del fiume Farfa sono ideali per gli appassionati di canyoning, rafting e hydrospeed.