Castelnuovo di Farfa

Castelnuovo di Farfa è terra di ulivi – e di un olio così antico e pregiato da meritarsi un Museo – e di fiumi incastonati in una natura incontaminata: le gole del Farfa sono monumento naturale, un vero paradiso per gli amanti della canoa e del trekking a 50 km da Roma.

Popolazione

1.066

Superficie

8,84 km²

Altitudine

358 m

Dove si trova?

Castelnuovo di Farfa con i suoi circa 1000 abitanti sorge sulle colline sabine cinte dalle acque del Farfa a 358 metri s.l.m., a 35 km da Rieti di circa 55 da Roma. 

Quando nasce?

Il comune di Castelnuovo di Farfa, tra i più vicini all’omonima, celebre abbazia, ne subì più di altri il condizionamento. Il fulcro intorno al quale si sviluppò l’abitato fu la chiesa di San Donato, fondata dai monaci e ricordata per la prima volta nell’817. Nei primi decenni del X secolo a poca distanza dalla chiesa fu fondato il castello di Agello a cui seguì l’edificazione di un altro castello, quello di Cavallaria: la fondazione di Castelnuovo si fa risalire al riaccorpamento dei due castelli e dei terreni che vi gravitavano intorno, avvenuto tra la fine del 1200 e il primo decennio del 1300. Nel 1456 Castelnuovo si trova citato tra i più importanti castelli della Sabina, difeso da una cinta muraria con nove torri presidiate – nel Rinascimento – da guardie civiche comandate da un capitano. A fine Cinquecento lungo le mura vennero aperte due porte, Porta Castello e Porta Cisterna. Il comune rimase fedele alla signoria farfense ma agli inizi del XV secolo fu occupata da alcuni seguaci degli Orsini a seguito di un momento di instabilità politica. Di grande importanza per la storia del comune fu certamente la famiglia dei marchesi Simonetti, le cui fortune sono state alla base delle ristrutturazioni di edifici che furono trasformati in un unico e sontuoso palazzo signorile, quello che oggi è Palazzo Salustri Galli. 

Cosa fare e vedere?

L’intero centro storico di Castelnuovo di Farfa andrebbe visitato in ogni suo angolo, è un paese dalla fattura medievale che conserva stradine strette in pietra e archi bassi. L’elemento chiave tra il paese e il paesaggio è rappresentato dal Palazzo Salustri Galli che appartiene all’omonima famiglia che per diversi secoli ha amministrato le terre di proprietà dell’Abbazia di Farfa. L’edificio è composto in diversi nuclei che furono accorpati a partire dal XVI secolo e riuniti intorno alla metà del 1700, periodo in cui furono anche decorati gli ambienti interni. A caratterizzare il palazzo sono i bellissimi giardini all’italiana che si trovano al suo interno. A rappresentare il paese è anche il suo principale luogo di culto, la Chiesa parrocchiale San Nicola di Bari che fu costruita intorno alla seconda metà del 1700 su una cappella preesistente che è andata distrutta. Di grande importanza è anche la Chiesa Madonna degli Angeli, che si festeggia la prima domenica di agosto, questa in origine si trovava appena fuori dal centro abitato e fu eretta nel 1600, anno giubilare, per volere della popolazione che voleva ringraziare la Vergine per aver protetto il paese dalla pestilenza che si era abbattuta sui paesi limitrofi. La costruzione fu realizzata con materiali locali e con un piccolo campanile che fu aggiunto successivamente; nel 1933 la chiesa crollò ma fu interamente ricostruita a spese di Angelo Salustri Galli. Ma la vera attrazione di Castelnuovo di Farfa oggi è il Museo dell’Olio della Sabina, che celebra l’antichissima cultura olivicola della zona attraverso architettura e arte, il museo riunisce anche i luoghi che meglio rappresentano la storia e le tradizioni del borgo medievale. La visita include il Palazzo Perelli, oggi sede municipale del paese, ma anche un frantoio tradizionale a trazione animale risalente al 1700 e perfettamente conservato e infine alla chiesa di San Donato che si trova immersa nella campagna lungo l’itinerario che conduce al fiume Farfa. La chiesa di San Donato fu utilizzata per il culto fino al 1500 e poi venne abbandonata. Fu alla fine degli anni ‘90 che la chiesa fu restaurata e riportata al suo antico volume grazie agli scavi. Altro sito per cui Castelnuovo  è assai conosciuto tra gli appassionati escursionisti sono le Gole del Farfa, monumento naturale che si trovano in un’area protetta a confine con il territorio di Mompeo. Costeggiando le Gole ci si può immergere in un bosco di lecci, pioppi e salici mentre si ammirano le limpide acque del Farfa che corrono in piccole cascatelle naturali lungo il percorso. Andando da Farfa a Mompeo si può guadare il fiume grazie ad un antico ponte romano, la cui costruzione si fa risalire al VI secolo. Il ponte – ancora oggi privo di spallette e protezioni – è in un punto strategico, di confine tra i due Comuni e a valle di un mulino ad acqua polifunzionante i cui resti sono visibili ancora oggi. Le acque del fiume Farfa sono ideali per gli appassionati di canyoning, rafting e hydrospeed.

Dove dormire?

Alberghi

Il Cantinone Rooms
Il Monteciano agriturismo la Ciarla
Chiusa della Vasca
Agriturismo il Gelso Nero
La Farfalla di Farfa

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Granica Home restaurant
Agriturismo sulla Collina
Ristorante il Cantinone di Imperatori
Agriturismo Sant’Ilario sul Farfa
Agriturismo Zucchegni
Agriturismo il Gelso Nero
Agriturismo Sulla Collina
Il Casale dei Gechi – Agriturismo

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