Monte San Giovanni in Sabina

Monte San Giovanni domina la valle del Tancia, un tempo snodo cruciale tra la Sabina tiberina e la conca reatina per soldati di ventura, mercanti e pastori, oggi passaggio obbligato per chi voglia fare un percorso a ritroso nel tempo

Popolazione

641

Superficie

30,76 km²

Altitudine

728 m

Dove si trova?

Monte San Giovanni in Sabina sorge a 728 metri sul livello del mare su un costone dei monti Sabini, a meno di 20 km da Rieti. Il territorio – dove vivono 680 persone – ricomprende il valico del Tancia con la sua antica Rocca, la vecchia Osteria e la leggendaria grotta di San Michele Arcangelo

Quando nasce?

La prima notizia del castello di Monte San Giovanni è in un contratto di vendita del 1240, quando Giovanna de Radolfis, ultima discendente della consorteria del Camponeschi, i grandi colonizzatori dei Monti Sabini, vendette a Napoleone Orsini i castelli di Poggio Perugino, Monte San Giovanni,  Montenero e delle Macchie. Quando gli Orsini acquistarono tutta questa area l’insediamento era ormai completato. Restano dunque nell’ombra i dettagli della fondazione di Monte San Giovanni e del castello delle Macchie, anche se non sembra inverosimile fissarne la nascita in periodi non molto lontani da quelli dei castelli vicini tra il 953 e poco dopo l’anno 1000. Per la sua collocazione geografica – proprio alla sommità della valle del Tancia, passaggio obbligato per chi dalla valle del Tevere voleva raggiungere la conca reatina – Monte San Giovanni divenne gradualmente il centro principale degli Orsini. Di qua passavano soldati di ventura e mercanti, ma soprattutto greggi e pastori impegnati nella transumanza. Monte San Giovanni rimase in possesso degli Orsini fino agli inizi del XVII secolo, quando il castello tornò alla camera apostolica, che nella seconda metà del Settecento ne concesse in enfiteusi i beni camerali dapprima ad Adriano Antoniazzi Tomassi e successivamente ad Antonio Flavi. La vita di questo appartato borgo sabino fu scossa nell’aprile del 1944 dall’eccidio compiuto da fascisti e nazisti per rappresaglia contro le bande partigiane rifugiate in montagna. La mattina del Venerdì Santo vecchi, donne e bambini furono radunati nella cappella della frazione di San Michele Arcangelo, da dove assistettero alla distruzione del paese. Nel pomeriggio diciotto di loro vennero mitragliati nel piazzale di fronte e lasciati a lungo senza sepoltura: oggi sono ricordati in un monumento che sorge lungo la strada che sale al valico del Tancia. 

Cosa fare e vedere?

A Monte San Giovanni si entra attraverso la porta-torre dell’antico castello, e tra vicoli e viuzze caratteristici, si sale verso la parte più elevata del castello, una possente torre quadrangolare, ora restaurata e dedicata a ricordo dei caduti di tutte le guerre. La Torre rappresenta uno dei segni più caratteristici del Comune. Il paese e i dintorni conservano un gran numero di chiese, cappelle e edifici sacri. La più antica è la chiesa di San Sebastiano, datata  1182. Ma nel registro delle chiese della diocesi reatina redatto nel 1398, sono ricordate anche quelle di S. Giovanni, di S. Pietro, di S. Vittoria e di S. Angelo (restaurata di recente). Con il passare del tempo molte chiese e cappelle presenti nel territorio di Monte San Giovanni furono unite alla Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, divenuta progressivamente la più importante del territorio. La Chiesa di San Giovanni Battista è stata costruita sui resti dell’antica rocca, di fronte alla torre. Ma in tema di luoghi sacri, chi va a Monte San Giovanni non può non raggiungere l’antichissima grotta di San Michele, che si trova sulle pendici occidentali del monte Tancia, dove il culto per l’Arcangelo risale addirittura al 300 d.C.. In uno dei suoi anfratti, fino a due decenni fa quando fu asportata, si poteva osservare una figura femminile seduta, scolpita rozzamente in una stalattite. La statuetta, alta 44 cm e larga tra i 9 ed i 12 cm, è stata spesso identificata con la dea Vacuna. Oggi la grotta di S. Michele conserva ancora tracce consistenti del suo passato. Salendo lungo la scalinata si accede alla grotta, lasciando in basso i resti delle strutture del monastero che ospitava i monaci.

Dove dormire?

Alberghi

Tancia Hostel Houste- Osteria Tancia
Azienda Agrituristica Il Fienile di Orazio

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Pizza Dolci e Fantasia
Ristorante Capparella
Il Fienile di Orazio

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