Monte San Giovanni in Sabina
Monte San Giovanni domina la valle del Tancia, un tempo snodo cruciale tra la Sabina tiberina e la conca reatina per soldati di ventura, mercanti e pastori, oggi passaggio obbligato per chi voglia fare un percorso a ritroso nel tempo
Popolazione
641
Superficie
30,76 km²
Altitudine
728 m
Dove si trova?
Monte San Giovanni in Sabina sorge a 728 metri sul livello del mare su un costone dei monti Sabini, a meno di 20 km da Rieti. Il territorio – dove vivono 680 persone – ricomprende il valico del Tancia con la sua antica Rocca, la vecchia Osteria e la leggendaria grotta di San Michele Arcangelo
Cosa fare e vedere?
A Monte San Giovanni si entra attraverso la porta-torre dell’antico castello, e tra vicoli e viuzze caratteristici, si sale verso la parte più elevata del castello, una possente torre quadrangolare, ora restaurata e dedicata a ricordo dei caduti di tutte le guerre. La Torre rappresenta uno dei segni più caratteristici del Comune. Il paese e i dintorni conservano un gran numero di chiese, cappelle e edifici sacri. La più antica è la chiesa di San Sebastiano, datata 1182. Ma nel registro delle chiese della diocesi reatina redatto nel 1398, sono ricordate anche quelle di S. Giovanni, di S. Pietro, di S. Vittoria e di S. Angelo (restaurata di recente). Con il passare del tempo molte chiese e cappelle presenti nel territorio di Monte San Giovanni furono unite alla Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Evangelista, divenuta progressivamente la più importante del territorio. La Chiesa di San Giovanni Battista è stata costruita sui resti dell’antica rocca, di fronte alla torre. Ma in tema di luoghi sacri, chi va a Monte San Giovanni non può non raggiungere l’antichissima grotta di San Michele, che si trova sulle pendici occidentali del monte Tancia, dove il culto per l’Arcangelo risale addirittura al 300 d.C.. In uno dei suoi anfratti, fino a due decenni fa quando fu asportata, si poteva osservare una figura femminile seduta, scolpita rozzamente in una stalattite. La statuetta, alta 44 cm e larga tra i 9 ed i 12 cm, è stata spesso identificata con la dea Vacuna. Oggi la grotta di S. Michele conserva ancora tracce consistenti del suo passato. Salendo lungo la scalinata si accede alla grotta, lasciando in basso i resti delle strutture del monastero che ospitava i monaci.