Rivodutri
Oggi scopriamo Rivodutri, paese ai margini della Piana Reatina e ricco di storia, tradizioni, bellezza.
Popolazione
1.226
Superficie
26,85 km²
Altitudine
560 m
Dove si trova?
Alle pendici occidentali del Terminillo si trova il comune di Rivodutri, poco sopra la piana reatina. La sua superficie si estende per circa 30 km2 con una popolazione di 1220 abitanti.
Cosa fare e vedere?
Nel borgo di Rivodutri si trova la Porta Alchemica, si tratta di un arco solitario che si erge di fronte ad un piccolo giardino, è uno dei pochi elementi artistici di Rivodutri sopravvissuti al terremoto che spazzò via l’edificio su cui il portale era incastonato, che era proprietà della famiglia Camiciotti. Gli esponenti di questa famiglia furono, secondo la leggenda, dediti all’esoterismo e alla pratica delle scienze occulte, per questo l’arco presenta simboli legati al mondo dell’alchimia. Nel centro storico è la Parrocchiale di San Michele Arcangelo, di origini medievali, anche se l’attuale assetto fu raggiunto solo nel 1769, e sei anni dopo il campanile venne dotato di un orologio. La chiesa conserva un’immagine della Madonna del Buon Consiglio, opera di Pietro Bada e datata 1756. In un altare laterale si trova il quadro che raffigura La Pietà, dipinto da Vincenzo Manetti tra il 1625 e il 1626. Sull’altare maggiore spicca il dipinto raffigurante la “Crocifissione”. Altrettanto importante è la Chiesa della Madonna della Valle, chiesa meta di pellegrinaggi perché la sua storia è singolare. Eretta nel luogo in cui, nel 1652, la Vergine apparve a tale Alessio Damiani. Si tentò di trasferire nella chiesa del paese l’immagine della Madonna che però, miracolosamente, fu rinvenuta nella chiesa originaria, nacque allora l’idea di trasportare altrove, insieme all’immagine, l’intero scoglio sul quale era comparsa la Madonna e di costruire sullo stesso l’attuale santuario settecentesco. Nel territorio comunale, precisamente nella frazione di Piedicolle si trova poi la sorgente di Santa Susanna, una delle sorgenti più grandi d’Europa, ideale per chi ama la natura e il silenzio, cui lo scorrere dell’acqua fa da sottofondo. In corrispondenza della sorgente si trova un giardino botanico attrezzato con panchine e parco giochi e un laghetto popolato dai cigni. Nella frazione di Cepparo c’è poi il principale luogo legato al passaggio di San Francesco, un maestoso albero di faggio, detto “faggio di San Francesco” che viene annoverato tra i monumenti naturali della regione Lazio. La tradizione vuole che l’albero abbia piegato i suoi rami e assunto questa forma per preparare un comodo giaciglio a San Francesco, che vi trovò riparo durante un temporale.