Labro

Labro, il paese di pietra tra Terminillo e Piediluco, il più umbro tra i borghi reatini e la meta reatina più gettonata per chi cerca il respiro lento e antico della storia in una natura pura e incontaminata

Popolazione

368

Superficie

11,75 km²

Altitudine

628 m

Dove si trova?

Labro è un piccolo, meraviglioso paese al confine tra Rieti e Terni, a circa 20 km da Rieti e a 26 da Terni: arroccato su una collina a 628 metri di altitudine, il suo profilo si staglia dal Terminillo che ha alle spalle e si specchia nel lago di Piediluco. Nei palazzi addossati l’uno all’altro nel reticolo a ventaglio del borgo medievale e nelle sue frazioni, nella campagna circostante, ci vivono in 350, custodi ed eredi di una storia millenaria di terra di confine, sfuggita ad un destino di esodo e di abbandono grazie alla sorprendente politica di recupero avviata negli anni Sessanta del secolo scorso da professionisti stranieri e favorita dalle amministrazioni locali. Oggi non è solo un paese ideale dove vivere tra storia e bellezza ma anche un palcoscenico naturale di eventi musicali e culturali, ospitati in complessi pubblici e privati e nelle piazze più aperte del borgo.

Quando nasce?

La sua fondazione è attribuita alla famiglia De’ Nobili, dei quali divenne feudo nel 956 d.C., per concessione dell’imperatore germanico Ottone I ma i ritrovamenti di valore archeologico hanno potuto attestare come, già in età preistorica, le popolazioni si rifugiassero nel suo territorio rialzato per poter sfuggire al clima malsano del Lago Velino, prosciugato solo in età romana. Nel periodo medievale Labro si costruì la fama di centro battagliero per le innumerevoli guerre contro i castelli vicini. Fu proprio a causa di una di queste, contro la rocca di Luco, che nella seconda metà del Quattrocento la famiglia De’ Nobili perse la signoria di Labro e l’arroccamento che sorgeva nella parte alta del paese. Successivamente una parte di Labro fu donata a San Giovanni in Laterano per ricevere in cambio un aiuto contro i normanni e fu così che alla famiglia dei signori rimase solo la cinta delle mura del castello. La cinta fu l’appoggio su cui Giordano De’ Nobili, nel XVI secolo edificò un palazzo forte, tutt’ora esistente e di proprietà della famiglia Nobili Vitelleschi. Alla fine degli anni ’60, del secolo scorso, il paese antico, quasi completamente spopolato fu di ispirazione per un architetto belga che intraprese un’opera di recupero urbanistico. Negli stessi tempi in cui i nuclei storici furono modernizzati e dunque spogliati della loro identità, a Labro si riuscì a compiere il miracolo di risanare fedelmente palazzi e via via vicoli e piazze.  

Cosa fare e vedere?

Al borgo di Labro si accede attraverso Porta Reatina, naturalmente a piedi percorrendo stradine di pietra fiancheggiate da palazzi e piccoli slarghi. All’interno del paese ci si imbatte in altre tre porte incastonate nelle mura dalle quali partivano le tre arterie che conducevano ai luoghi cardine dell’abitato. Una di queste porta immette a palazzo Nobili Vitelleschi, residenza privata spesso aperta ad usi pubblici, al cui interno è possibile ammirare un arredo ben curato ma anche l’archivio completo della famiglia. Salendo verso la parte più alta del paese si raggiunge la bella Chiesa di Santa Maria Maggiore costruita nel 1508, il cui portale esterno costituiva precedentemente il portale d’ingresso al castello. Continuando a salire si arriva nel punto più alto del borgo, dove si può ammirare buona parte della vallata reatina e la lama d’acqua del lago di Piediluco. Qui oltre all’antica torre e ad un tappeto d’erba si trova il piccolo teatro comunale, sede di raffinate rappresentazioni. Altre due importanti strutture si trovano fuori dal paese, nei pressi del cimitero: la Chiesa di Santa Maria della Neve e un antico convento dei Francescani Osservanti della fine del XVII secolo: ristrutturato con un sapiente mix tra antico e moderno, il complesso funziona oggi come un resort con spazi per convegni e congressi.

Dove dormire?

Alberghi

Palazzo Crispolti

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Le Cantine di Tullio
Osteria Enoteca Boccondivino
Radici Ristorante & Bistrot
Ulisse di Pier Ulisse
Pizzeria L’Antica Nord – Est
La Sosta - 44

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