Salisano

Un comune il cui nome è già leggenda, tutto da scoprire e ammirare: questo e molto altro è Salisano.

Popolazione

496

Superficie

17,5 km²

Altitudine

460 m

Dove si trova?

Salisano è uno dei paesi più caratteristici della Sabina, il suo territorio, che sorge a 460 metri sul livello del mare sulle propaggini dei monti Sabini, si affaccia sulla valle del Farfa. A far da cornice al borgo la catena montuosa del Tancia. Il comune si estende su una superficie di 17,6 km quadrati e contata 550 residenti. Il nome del comune deriva, secondo la tradizione, dal fatto che l’unica via d’accesso al paese metteva a dura prova la resistenza fisica delle persone che intendevano raggiungerlo e poteva quindi essere percorsa esclusivamente da chi era fisicamente sano.

Quando nasce?

Già insediamento romano, dove sorgevano numerose ville di età imperiale, Salisano compare in epoca medievale nell’840 quando è citato in un diploma di Lotario I tra i possedimenti dell’Abbazia di Farfa. Nel 1500 la signoria di Salisano passò agli Orsini che poi la concessero in premio a Galeotto Ferreoli, il quale per loro interessamento si era dato all’avvocatura ed aveva vinto numerose cause importanti; la donazione venne confermata nel 1532 da Clemente VII. Ferreoli fu un signore dispotico e violento solito ad ogni tipo di abuso nei confronti della popolazione: la cittadinanza non lo tollerò a lungo e nel 1542 fu ucciso durante un’insurrezione. Dal 1545 in poi il castello e il feudo passarono sotto il diretto controllo della Reverenda Camera Apostolica; i cittadini non vennero puniti per la loro ribellione, ed anzi con breve del 4 giugno 1545 furono autorizzati alla demolizione del palazzo baronale, simbolo dell’arroganza dell’antico signore. Dopo l’annessione al Regno d’Italia, avvenuta nel 1860, il comune entrò a far parte della provincia di Perugia, dal 1923 appartenne alla provincia di Roma finché nel 1927 fu incluso nella neoistituita provincia di Rieti

Cosa fare e vedere?

Oltre al caratteristico centro storico medievale, a Salisano possiamo ammirare la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, posta nel centro storico del paese, e che fu edificata intorno all’VIII secolo. Originariamente era intitolata soltanto a San Pietro. Oggi si presenta con una facciata semplice, in stile neoclassico, sulla quale svettano due campanili. La sua attuale struttura esterna risale a un importante lavoro di restauro avvenuto intorno al 1700; anticamente, infatti, la chiesa era dotata di un’unica torre campanaria con orologio. Della facciata originale, rimane solo il portale del 1400 ed un piccolo stemma in pietra con le due chiavi decussate. L’orologio che oggi è posto al centro della trabeazione non è più quello originale, poiché quest’ultimo venne danneggiato da un fulmine nel 1680. Il castello di Rocca Baldesca è certamente uno dei maggiori luoghi di interesse del comune, questo con molta probabilità stato costruito come avamposto di guardia di Salisano prima che il paese diventasse castello (1050). Rocca Baldesca è certamente tra i più scenografici castelli scomparsi della Sabina, si trova sulla cima di un rilievo (a quota 238 metri s.l.m.) tra i letti di due torrenti – il Fosso di Rasciano ed il Fosso Salisano – che gettano le loro acque nel fiume Farfa poco distante. Le sue rovine lasciano intuire come si trattasse di una fortificazione ampia la quale, nel tempo, era andata raccogliendo al suo interno anche la popolazione civile. È proprio il torrione che caratterizza Rocca Baldesca: infatti spunta fuori in mezzo al bosco che ha inghiottito tutto il resto, in posizione elevata, perfettamente visibile dalla strada tutte curve che dalla pianura sale verso Salisano. Nel comune sono inoltre possibili magnifiche escursioni nei dintorni permettono di raggiungere la cima del Monte Ode (964 m.) attraverso verdissimi prati e le sorprendenti Pozze del Diavolo tra cascatelle e giochi d’acqua. Il sentiero alla destra del Fosso dei Cipressi conduce fino alla Cipresseta Monumentale, uno straordinario bosco di cipressi il cui impianto originario risale a centinaia di anni fa. Degno di nota un tratto di acquedotto ipogeo di epoca romana scoperto in località Monte Cese. Merita inoltre una visita il Convento francescano di San Diego che venne costruito nel 1559 e terminato dopo tre anni. Questo è stato restaurato dalle Suore Francescane Missionarie di Maria. Tra la documentazione comunale sono disponibili tutti i contratti di affitto a partire dal 1868. Da un punto di vista tecnico è interessante una cisterna sotterranea sotto del chiostro, costruita prima del convento nel 1575 da maestranze lombarde.

Dove dormire?

Alberghi

Tenuta del Casale del Jazz

Dove mangiare?

Ristoranti e pizzerie

Osteria del Corso

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